Una mozione relativa alla vertenza SNAI è stata indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Porcari e sarà discussa come primo punto all’ordine del giorno della seduta consiliare in programma mercoledì 9 novembre alle ore 18.00.
La mozione è stata sottoscritta sia dal capogruppo consiliare di maggioranza, Simone Giannini, che da quello di minoranza Riccardo Giannoni e sarà quindi certamente approvata all’unanimità.
A darne comunicazione è l’Assessore al lavoro Leonardo Fornaciari che segue la vicenda SNAI fino dall’inizio della vertenza.
“La firma congiunta della mozione da parte dei due capogruppo – sostiene l’assessore – testimonia e conferma quello che è stato dichiarato nei vari incontri e cioè che esiste nei fatti una unanimità di intenti fra le forze politiche per addivenire ad una soluzione della questione che interessa non solo i lavoratori della SNAI ma l’intero territorio. Gli esuberi annunciati sarebbero infatti un colpo molto forte per molte famiglie, non solo di Porcari, in quanto parecchi lavoratori in gran parte di sesso femminile, provengono anche da comuni limitrofi al nostro.”
“Proprio per questo – chiude Leonardo Fornaciari – la mozione sarà inviata non solo al Governo, al Ministero dell’Economia e Finanze, al Ministero del Lavoro e quello dello Sviluppo Economico, ai Parlamentari ed ai Consiglieri Regionali del territorio ma anche ai Sindaci di Lucca, Capannori, Altopascio, Montecarlo e Villa Basilica con l’invito, a questi ultimi, di coinvolgere i rispettivi Consigli Comunali nell’adozione del medesimo provvedimento.”
In particolare la mozione impegna il Sindaco e lo stesso assessore ad attivarsi presso il Governo Nazionale e presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero del Lavoro e quello dello Sviluppo Economico affinché possano essere attivate tutte le azioni nei confronti di SNAI quale concessionario pubblico nella direzione del mantenimento dei livelli occupazionali e nella attivazione degli strumenti e degli ammortizzatori sociali inclusivi quali i contratti di solidarietà nonché della sopracitata “clausola sociale” a protezione degli occupati individuati come esuberi .