Nei primi 100 giorni del suo mandato l’amministrazione comunale di Porcari ha dedicato grande impegno alla messa in sicurezza del reticolo idraulico comunale. Un tema molto sensibile per un piccolo paese attraversato da tre corsi d’acqua di categoria 3.
Dopo l’escavazione del Fosso Gobbo, oggetto di lavori di manutenzione è stato il Rio Leccio, prima con la ripulitura dei sottoponti e poi, dal 22 settembre scorso, con l’avvio delle opere di spalettamento, consistenti nella risagomatura della sezione e la rimozione dei detriti dal fondo dell’alveo, eseguiti in sinergia con il Consorzio di Bonifica Toscana Nord. L’intervento comprende il tratto tra la scuola media Enrico Pea e la foce del canale in Padule, per complessivi 5 chilometri e 200 metri.
Il primo lotto, già completato per una spesa di 19 mila euro, è andato dalla scuola media fino all’autostrada, per una lunghezza di 1700 metri. Il secondo, in via di completamento, dal ponte dell’autostrada sino alla foce, per un tratto di 3500 metri e una spesa di 21 mila euro.
“Ci eravamo impegnati a svolgere una profonda manutenzione del corso d’acqua prima delle piogge autunnali – spiega il sindaco, Leonardo Fornaciari – e la promessa è stata mantenuta, andando a intervenire addirittura su tutto il corso del Leccio per aumentare il grado di sicurezza agevolando il passaggio delle portate durante possibili piene. L’intervento di ripulitura dei detriti dal fondo – aggiunge il sindaco – avrà invece un secondo effetto positivo permettendo anche alle portate minime che si registrano durante la stagione secca di raggiungere la zona sud di Porcari portando benefici all’ambiente, agli animali e gli stessi agricoltori. Insomma – conclude Fornaciari – si tratta di un lavoro idraulico importante per il paese compiuto in perfetta sinergia con il Consorzio di Bonifica Toscana Nord. In questo senso voglio fare un ringraziamento a Giampiero Marcucci, agricoltore porcarese che siede nell’assemblea consortile del Consorzio”.
Tutto parte da un incontro che si è tenuto col Genio Civile di Pisa subito dopo le elezioni. “In quella sede – ricorda il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Franco Fanucchi – è stato stilato il cronoprogramma sul Rio Leccio, il corso d’acqua che ci dà più preoccupazioni, stabilendo chi fa cosa fra i vari enti interessati alla sua manutenzione: Comune, Società Autostrade e Consorzio di Bonifica Toscana Nord). Mi piace sottolineare due cose: la prima che il Consorzio ha compiuto un lavoro quasi straordinario, la seconda che quanto è stato scritto due mesi prima è stato poi effettivamente realizzato. Adesso – continua Fanucchi – rimane da svolgere la la parte di straordinaria manutenzione vera e propria, con il rafforzamento degli argini dal ponte del Magazzino al ponte della Ferrovia e per il quale il Genio Civile ha inserito nel suo documento di programmazione un intervento sulle entrambe le sponde per il 2018. Per mettere definitivamente in sicurezza il Rio Leccio resta l’intervento di messa a norma delle casse di espansione a nord, la Cassa zero che insiste totalmente sul comune di Capannori e la Cassa 1 in località La Legge, che invece abbraccia entrambi i comuni. La palla adesso passa alla Regione Toscana, chiamata a fare la propria parte anche programmando l’opera nel corso dei prossimi anni”.
“Uno dei tempi della nostra campagna elettorale era rilanciare il settore agricolo che era stato un po’ dimenticato – afferma l’assessore alle attività agricole, Pietro Ramacciotti – e questi lavori vanno proprio in questa direzione, vendendo incontro agli operatori almeno sotto l’aspetto idrogeologico. Per il futuro abbiamo anche in cantiere un progetto per facilitare l’irrigazione dei terreni agricoli”.
“Il Consorzio agisce su 67 comuni – chiude il Presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Ismaele Ridolfi -, ma rilevo che Porcari ha sempre dedicato un’attenzione particolare alla sicurezza idraulica intervenendo con risorse proprie. Vi assicuro che è tutt’altro che banale perché non tutti i Comuni svolgono questo ruolo. Per completare questo intervento è stato determinante la capacità di mettere insieme tutti quei soggetti che possono concorrere alla prevenzione e quindi alla sicurezza idraulica”.