Luca Bianucci è un porcarese del mondo decisamente atipico. Lui, 21 anni fa, ha lasciato la sua terra per raggiungere il lontano Brasile, non a cercare fortuna, ma per aiutare il prossimo. Bambini e adolescenti, soprattutto. I cosiddetti meninos de rua, l’esercito di dimenticati che popola le periferie delle città brasiliane.
Bianucci, oggi 47enne, è un missionario laico, che la Diocesi di Lucca ha inviato in quelle terre per dare un contributo concreto. Stamani (9 gennaio) è stato ricevuto con tutti gli onori nel Municipio di Porcari dal sindaco Leonardo Fornaciari e dall’assessore al Sociale Lisa Baiocchi, che lo hanno ringraziato a nome di tutta la comunità.
“Siamo orgogliosi di averlo potuto salutare in modo ufficiale – commenta il sindaco – perché Luca è una persona straordinaria che in in modo silenzioso e altruistico si è messo al servizio degli ultimi. Lo ha fatto abbandonando molto giovane la sua terra mantenendo però sempre un legame con il suo paese di origine. Lui è sicuramente uno dei nostri compaesani più illustri, capace di tenere alto il nome di Porcari con la sua opera quotidiana al servizio dei più deboli”.
Nell’incontro in Comune Bianucci ha ripercorso le tappe fondamentali del suo cammino di autentica carità cristiana.
“Sin da ragazzo ho frequentato la Parrocchia di Don Carlo Serafini – ha raccontato – fino a quando ho davvero compreso la mia vocazione. Devo ringraziare Don Agostino Banducci che mi indicò un missionario comboniano attraverso il quale poter fare la mia prima esperienza. La svolta è stata nel 1998 quando, grazie al contributo del responsabile dell’Ufficio Missionario, Don Giuseppe Andreozzi, la Conferenza Episcopale Italiana riconobbe ufficialmente l’invio dei Missionari laici da parte delle Diocesi. E così fui mandato a Sao Luis, nel nord est del Brasile, dove abbiamo fondato una casa di accoglienza per i bambini di strada. Nel 2003 sono stato trasferito a Rio Branco, nella foresta amazzonica, dove il Vescovo mi ha chiesto di svolgere il ruolo di amministratore della Diocesi e gestire un centro di aiuto per bambini senzatetto e lebbrosi. Infine, dal 2016 mi sono trasferito a Aracaju, una città di circa 850 mila abitanti nel nord del paese. Siamo l’unica realtà ad ospitare e dare assistenza a persone anziane sole e bambini di strada. Ho invitato il sindaco Fornaciari a venire a visitare questa Istituzione”.
Nel 2000 Bianucci ha sposato Deuselina e nel 2011 è nato Pedro Franco, anche lui cittadino italiano registrato all’anagrafe di Porcari. “Ogni due anni torno con gioia nel mio paese – conclude Bianucci -, dove incontro tanti amici e persone di buona volontà a cui posso raccontare la mia esperienza di vita. La mia è ormai in Brasile, ma sento molto forte il legame con il mio paese di origine. E non posso che ringraziare il sindaco per essersi ricordato di me”.