Siamo alla fase finale per la banda ultra larga. Come conferma il consigliere delegato all’innovazione, David Del Prete, sono partiti i primi lavori per il completamento della rete secondaria e il suo shelter, termine tecnico per indicare la cabina che dovrà ospitare gli apparati e che sarà ubicato in piazza Fratelli d’Italia. Lo scorso 23 gennaio lo stesso Del Prete ha partecipato ad un incontro con rappresentanti di Infratel, i veri protagonisti dell’opera, che hanno confermato il termine del collaudo della rete primaria e l’avvio alle ultime procedure burocratiche prima del rilascio del CRE (certificato di regolare esecuzione dei lavori), al quale seguirà la commercializzazione della rete primaria. Ciò consentirà agli operatori telefonici privati di utilizzare nell’immediato e con le proprie risorse sul territorio la rete primaria.
“Sono stato io a chiedere questo incontro con Infratel – spiega il consigliere Del Prete – per essere aggiornato sulle ultime novità che riguardano l’opera e per sincerarmi circa l’effettiva partenza del servizio di rete primaria che permetterà infatti, a chi si troverà a circa 200 metri da un armadio, di arrivare a toccare i 200 mbps. Ai soggetti interessati ho chiesto di terminare al più presto le operazioni necessarie per rilasciare ufficialmente il certificato di regolare esecuzione dei lavori (CRE) e per partire ufficialmente con la commercializzazione della rete primaria”.
Si tratta di un servizio che permetterà a Porcari, con la rete primaria e in attesa della rete secondaria, di ottenere un livello di connessione degno per un comune con una forte impronta industriale e con l’obiettivo di favorire l’Industria 4.0. Ad intervento ultimato, saranno disponibili connessioni dirette con la fibra in grado di raggiungere fino a 800 mbps.
“Vorrei fare chiarezza, anche a nome dell’ex consigliere comunale Simone Giannini, su alcune dichiarazioni che stanno girando e che risultano totalmente infondate. L’opera della Banda Ultra Larga – precisa il consigliere – è in fase di realizzazione da parte di Infratel e questa non è stata assolutamente commissionata dal Comune di Porcari, ma dalla Regione Toscana. Essendo il nostro Comune nelle cosiddette aree bianche, ovvero quelle aree dove per tre anni (2017-2019) non sono stati previsti investimenti da parte di operatori privati (Telecom, Tre e altri operatori telefonici), la Regione ha deciso di porre un investimento pubblico attraverso la figura di Infratel. Da parte nostra non c’è stata alcuna negligenza nel rilascio dei permessi e gli uffici hanno rilasciato nei tempi previsti tutti i permessi necessari per la realizzazione dello shelter in piazza Unità d’Italia”.