Prosegue con successo la mostra “Il Sogno Americano” di Gusmano Cesaretti alla Fondazione Lazzareschi di Porcari. Ma quella di ieri (giovedì 5 aprile) per l’artista e fotografo del cinema hollywoodiano è stata una giornata tutta particolare. L’associazione Lucchesi nel Mondo e l’amministrazione comunale gli hanno voluto tributare il giusto riconoscimento per una prestigiosa carriera fatta di passione e creatività. Tra l’altro, la presidente Ilaria del Bianco ha annunciato in anteprima che Cesaretti sarà uno dei Lucchesi del Mondo premiati con la medaglia d’Oro nel corso della tradizionale cerimonia che si tiene ogni anno in Camera di Commercio per S. Croce.
“Nell’anno del cinquantennale – ha detto la Del Bianco – la nostra missione è più che mai marcare il territorio, far sapere che ci siamo. Ci fa piacere consegnare questo riconoscimento ad un grande artista nato a Porcari ed emigrato negli Stati Uniti, perché il nostro impegno è proprio quello di far sapere a tutti quali e quante eccellenze lucchesi siano sparse nel mondo”.
Poi è stata la volta del riconoscimento più atteso, la Torretta d’Oro. Un premio che il Comune assegna ai suoi figli più virtuosi. “Sentendo raccontare la sua storia – sono state le parole del sindaco Leonardo Fornaciari – ho provato un po’ di invidia. Considero Gusmano una persona fortunata perché ha potuto coronare il suo sogno grazie ad intelligenza e caparbietà. Hai lasciato Porcari – ha continuato rivolgendosi all’artista – con un biglietto di sola andata. Tanti hanno avuto questa opportunità, ma non tutti ce l’hanno fatta. Sono felice e orgoglioso di poter ospitare questa mostra che di fatto chiude un cerchio: da qui sei partito 60 anni fa e qui sei tornato oggi, per raccontare a tutti la tua splendida avventura”.
La consegna della Torretta d’Oro, simbolo di gratitudine di una comunità intera, ha profondamente commosso l’artista, che tra le lacrime ha dedicato il premio ai suoi genitori, Bruno e Delfa.
“Salivo tutti i giorni sulla collina che sovrasta il paese – ha detto Cesaretti – e poco prima di partire per l’America sono stato sei ore lì, da solo, a pensare al futuro. Sentivo una grande forza dentro di me, questo mi ha dato la spinta per intraprendere il nuovo viaggio pieno di entusiasmo. E con passione e sacrificio sono riuscito a coronare il mio sogno”.
Un sogno iniziato a 14 anni, quando suo padre gli regalò una macchina fotografica. “I primi scatti – racconta l’artista – erano i volti di famiglia o gli alberi che stavano intorno a casa. Poi sono corso a consegnare la pellicola a “Foto Nadir”, al quale ho chiesto se mi poteva mostrare come si sviluppavano le foto. Non dimenticherò mai quelle immagini che come d’incanto si materializzavano sulla carta: in quel momento ho compreso davvero che cosa volevo fare nella vita!”.
La mostra, che nei giorni scorsi è stata visitata dalle classi 3 e 4 dell’Istituto per Geometri di Porcari, prosegue sino al 27 maggio a ingresso liberto con il seguente orario: da martedì a venerdì 10-13/15-19, sabato e domenica 15-19.