Si sono risposati oggi (30 agosto) in Comune, 8 anni dopo il loro divorzio. Luigi Fanucchi, classe 1953, e Monica Maria Butori, classe 1956 hanno detto sì per la seconda volta davanti al sindaco Leonardo Fornaciari e alla presenza dei testimoni, uno dei quali il figlio Andrea, nato nel 1982.
Una storia che merita di essere raccontata tanto è rara e curiosa. Si conoscono nel 1974, quando Monica è ancora minorenne. Una passione sfrenata, che deve però fare i conti con l’atteggiamento di chiusura della famiglia. Ma i due ragazzi si amano e un anno dopo, appena Monica compie 18 anni, decidono di sposarsi. In chiesa, senza parenti né amici alla presenza dei soli testimoni.
Ventidue anni vissuti insieme, poi nel 1997 l’improvvisa rottura. Molto turbolenta, tanto che solo tredici anni la coppia riesce a raggiungere un sofferto accordo di divorzio.
Ma talvolta i miracoli accadono. Monica e Luigi tornano a parlarsi. La laurea di Andrea avvenuta nel 2011 è il primo tassello di un puzzle che comincia a ricomporsi. Il figlio va a fare un’esperienza in Australia, papà e mamma si ritrovano spesso a casa per parlare con lui via Skype. Poi arriva “Dodo”, un cagnolino adottato in canile. Luigi va in pensione e comincia ad occuparsene sempre di più. Una sera, dopo aver cenato a casa di Monica, l’ex marito si alza per tornare a casa. Dodo no, abbaia e non si muove dal divano: di andarsene da lì non ci pensa nemmeno. Un rifiuto galeotto, perché da quel momento riparte la convivenza.
E un anno e mezzo dopo arriva il secondo sì. Stavolta in Comune, alla presenza di qualche parente ma soprattutto dei due “responsabili” del lieto fine: Andrea e Dodo. Non più da ex, Monica e Luigi torneranno a vivere nella loro casa di S. Leonardo in Treponzio. Ma perché hanno scelto Porcari per suggellare la nuova vita insieme? “Luigi è di qui – risponde Monica -, ma soprattutto devo dire che all’ufficio matrimoni abbiamo trovato persone splendide che ci hanno accolto con tanta simpatia e affetto. Li ringrazio davvero tanto”.
Auguri di cuore ai neo-sposi. Non proprio novelli, ma di sicuro determinati a ricominciare là dove avevano deciso di smettere. Perché l’amore è proprio una cosa meravigliosa.