Questa terra impastata di sangue. Vita, testimonianza e morte di don Aldo Mei. È questo il titolo del videodocumentario che il Comune di Porcari propone all’attenzione dei cittadini per celebrare, sebbene a distanza, anche questo 25 aprile. Il primo della storia italiana vissuto lontano dalla piazza, luogo che più di ogni altro esprime la gioia dell’incontro e della condivisione.
Ecco, sia questo anniversario un’occasione per riflettere, a partire dalla vicenda del giovane sacerdote lucchese giustiziato dai soldati tedeschi il 4 agosto 1944, sulla forza della reciprocità, dell’azione collettiva e diffusa in ogni processo di liberazione.
Da Ruota, paese natale, a Fiano, dove don Aldo Mei fu sacerdote, fino a Lucca, dove trovò la morte dopo essere stato costretto a scavarsi la fossa fuori Porta Elisa, il videodoc ripercorre i luoghi che hanno incrociato la breve vita dell’uomo di Chiesa.
Lo fa attraverso il racconto dell’attore lucchese Marco Brinzi, con i contributi degli storici Gianluca Fulvetti ed Emmanuel Pesi e la partecipazione di monsignor Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca. Viene delineata così una fase cruciale della storia locale e nazionale: il sacrificio di don Aldo Mei all’interno di una forma di resistenza non violenta che la Chiesa lucchese attuò negli anni bui della dittatura nazi-fascista.
Il video (per vederlo, clicca qui: https://youtu.be/-cQ_N5baLCk), realizzato nel 2019 per la regia di Nadia Davini e Stefano Ceccarelli, con la sceneggiatura di Luciano Luciani, è una produzione dell’IsrecLu, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Lucca. Ha contribuito al progetto il comitato per le celebrazioni in memoria di don Aldo Mei (Provincia di Lucca, Comuni di Lucca, Capannori, Pescaglia, Unione Comuni Media valle del Serchio, Isrec, Arcidiocesi di Lucca).
Buona visione, buon 25 aprile a tutti. Distanti ma uniti, con ancora più convinzione.