Pasqua 1967. A Saint-Ludger de Milot, piccolo villaggio del Québec, vivono Cathérine e Isabelle Tanguay, rispettivamente la prima e l’ultima di quattro fratelli.
Le due donne sono sole:ormai adulte, senza marito né figli. I loro fratelli se ne sono andati da tempo: Luc, l’unico maschio, gira il mondo per scrivere un’opera letteraria di cui si dubita l’esistenza; Martine, partitaper arruolarsi nell’esercito canadese, è di stanza in Europa. Venti anni prima la madre, Jacqueline, se ne era andata, abbandonando i figli per seguire un uomo, uno spagnolo, conosciuto per caso in Québec; il padre, invece, era morto in guerra. Sono anni che questa famiglia priva di guida non si ritrova insieme nella stessa stanza; ma i segreti del passato sono soliti tornare a bussare alla porta, e gli errori sembrano richiedere una riparazione. “Le muse orfane” ricostruisce iconflitti di un passato che, pur essendo comune ai personaggi,si rifrange attraverso i loro diversi punti di vista, generando una molteplicità di menzogne, gelosie, ripicche, confessioni e colpi di scena. Mescolando tragico e grottesco, in un gioco teatrale divertente e crudele. Nelle pieghe di questa storia terribile e arcana, perfetta e allucinata, la maestria di Bouchard arriva ad emozionare ed appassionare lo spettatore in una storia che sa ribaltare le prospettive.
Associazione La Cattiva Compagnia
V.le S. Concordio, 531 Partita Iva e Codice Fiscale: 01659040461
Spunti di riflessione didattici:
Come si reagisce a una grave perdita? Quanto influisce sul nostro diventare adulti la presenza o l’assenza di alcune figure genitoriali? Che scegliamo di fare: conformarci, ribellarci, fuggire o isolarci sentendoci perennemente inadeguati?
Durata: 1 ora e 20 minuti, regia Giovanni Fedeli.
Interpreti:
Filippo Battaglia / Luc Eleonora Cattalini / Martine Elisa D’Agostino / Isabelle Tiziana Rinaldi / Cathérine
scenografia: Giuseppe Bianucci
audio: Giovanni Fedeli
costumi: Laboratorio Brunier, Militaria Collection